Il Concorso Internazionale Franz Liszt - Premio Mario Zanfi deve il suo nome al grande pianista e docente che lo ha ideato, fondato e finanziato con un lascito testamentario nel 1975.
La volontà di intitolare e dedicare il concorso pianistico alla figura di Franz Liszt era quella, per Mario Zanfi, di soddisfare una necessità molto pressante e da lui avvertita come una missione del massimo valore: restituire a Liszt, nella percezione del grande pubblico, il pieno riconoscimento di un valore compositivo e profetico che va ben al di là dell’idea di virtuoso che si è soliti associargli. A distanza di trentasette anni dalla prima edizione possiamo riconoscere che siano stati compiuti significativi passi in quella direzione, soprattutto presso quanti hanno accolto l’esegesi dell’opera lisztiana come strumento imprescindibile per l’analisi delle maggiori correnti del Novecento; resta però ancora singolarmente radicata nei frequentatori delle sale da concerto una connotazione generica del compositore, il che rende ancora più necessaria l’azione che Mario Zanfi volle intraprendere quarantatre anni fa. Oggi l’organizzazione e l’ospitalità del concorso sono affidate al Conservatorio Arrigo Boito, fulcro e crocevia della vita musicale cittadina.
Il Concorso Internazionale Franz Liszt - Premio Mario Zanfi deve il suo nome al grande pianista e docente che lo ha ideato, fondato e finanziato con un lascito testamentario nel 1975.
La volontà di intitolare e dedicare il concorso pianistico alla figura di Franz Liszt era quella, per il Mario Zanfi, di soddisfare una necessità molto pressante e da lui avvertita come una missione del massimo valore: restituire a Liszt, nella percezione del grande pubblico, il pieno riconoscimento di un valore compositivo e profetico che va ben al di là dell’idea di virtuoso che si è soliti associargli. A distanza di trentasette anni dalla prima edizione possiamo riconoscere che siano stati compiuti significativi passi in quella direzione, soprattutto presso quanti hanno accolto l’esegesi dell’opera lisztiana come strumento imprescindibile per l’analisi delle maggiori correnti del Novecento; resta però ancora singolarmente radicata nei frequentatori delle sale da concerto una connotazione generica del compositore, il che rende ancora più necessaria l’azione che Mario Zanfi volle intraprendere quarantatre anni fa. Oggi l’organizzazione e l’ospitalità del concorso sono affidate al Conservatorio Arrigo Boito, fulcro e crocevia della vita musicale cittadina.Le passate edizioni hanno dato modo ai concorrenti di misurarsi con un repertorio di enorme impegno, accuratamente scelto da Zanfi stesso. Con questa edizione si è deciso di offrire una maggior libertà di scelta ai partecipanti, nell’ottica di valorizzare sia l’iniziative personale sia l’esplorazione di aree di rara frequentazione all’interno della sconfinata produzione lisztiana.
Sono state introdotte anche altre novità, quali l’istituzione di premi speciali alle migliori esecuzioni di alcuni brani, l’esecuzione di una Parafrasi da Verdi nella prova finale, e la determinante collaborazione, oltre che con la Fondazione Toscanini, con il Festival Verdi ed il Teatro Regio di Parma, sede della prova finale con orchestra. Sono inoltre previste importanti scritture concertistiche per il vincitore.
La XI edizione si annuncia dunque come un rinnovato, importante capitolo nel percorso che Mario Zanfi volle intraprendere con coraggio e generosità nel 1975, nella speranza che il Concorso possa essere un momento chiave sia nella vita dei pianisti che vi parteciperanno - i concorsi dedicati alla figura di Franz Liszt sono pochissimi nel mondo - sia un evento condiviso e vissuto con intensità dalla città di Parma stessa, nella sua identità musicale, culturale e civile.
Il Presidente del Conservatorio di Parma, Andrea Chiesi
Il Direttore del Conservatorio di Parma, Riccardo Ceni
Il Coordinatore del Premio Zanfi, Giampaolo Nuti
A ospitare la prova finale del Concorso sarà la splendida sala del
Teatro Regio di Parma.
La prova finale del concorso vedrà la collaborazione della prestigiosa Orchestra dell'Emilia Romagna Arturo Toscanini.
Il Conservatorio di musica "Arrigo Boito" è l'ente che, fin dalla prima edizione, organizza il concorso. Al "Boito", dove studiò dal 1911 al 1920, il grande pianista Mario Zanfi ha lasciato, in sede testamentaria, una sostanza per istituire un concorso pianistico internazionale dedicato al compositore ungherese che è stato oggetto dei suoi affetti artistici: Liszt.